IL CULO DELLA BAGASCIA VOMITOSA E MERDOSA DEL DIO DEL PISCIO CHE CI SOFFOCA E CI COPRE TUTTI NEI SECOLI DEI SECOLI E AMEN
Ecco qua, proprio un bell’inizio. Almeno qui posso bestemmiare e sfogarmi e dire li affogherei tutti, tutti li getterei a mare, fuori dai coglioni, giù dal parapetto, fatevi mangiare dai pesci e non toccate più la mia nave. Ecco cosa farei.
IN CULO AL [cancellato, illeggibile] E A QUANDO LO SONO STATO A SENTIRE
La nave. La mia nave. Mia! La mia Timorazza. Bellissima. L’unica che si salva, l’unica senza trame e doppi giochi e misteri e un diavolo che se li porti tutti in culo. Perché sono circondato da cani maledetti? Perché sono tutti rognosi e affamati e mi vogliono sbranare? Perché non posso avere una ciurma normale, una missione normale, un giorno normale? Perché ce l’avete tutti con me? DIO PESCE CANE
Diario di bordo: una merda. Ecco cosa. Contento? Bel diario. Proprio un bel diario. Capitano Tirso. Capitano della flotta reale. Sono una barzelletta, ecco cosa sono. Va bene, ecco un’altra barzelletta: limone. Non fa ridere, ma non fa neanche cagare.
Voglio solo tornare indietro. Non mi vergogno neanche a scriverlo, sono troppo vecchio per vergognarmi. Tutto quello che ho fatto, i porti che ho visitato, i soldi che ho portato al nostro regno [cancellato, illeggibile] e adesso voglio solo tornare indietro. Che merda inculata di cagna sbudellata a mezzogiorno.
Gli uomini sono eccitati come maiali e sognano chissà quali tesori. Moliabre non vede l’ora di pugnalarmi e diventare lui capitano. I due maghi di merda fanno le loro porcherie innaturali. E io voglio solo tornare indietro, tornare nei mari che conosco, attraccare spesso e scoparmi le puttane e non farmi mai più prendere all’amo così.
Ma lo sapevo. Bagascia ladra e pustolosa, certo che lo sapevo. Offerta buona, inculata nascosta. Lo diceva sempre mia madre. Capitano Tirso: ecco un compito per te, un viaggetto facilissimo. Capitano Tirso: graziamo i tuoi crimini. Capitano Tirso: ti restituiamo i gradi, ti accogliamo ancora nella marina reale. Capitano Tirso: puoi salpare di nuovo. Capitano Tirso: la vuoi la Timorazza? Prendila, è tua. Basta che accompagni questi sapienti bastardi in un bel viaggetto, due mesi per andare, due mesi per tornare, e arrivati non c’è da fare niente. Vai a scaldarti le ossa al sole. Ma lo sapevo, certo che lo sapevo. Offerta buona, inculata nascosta. Lo diceva sempre mia madre. Quella grandissima puttana.
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