EXPL 03: il termosifone

Questo posto è un termosifone gigante. Ci sono arrivato dopo aver fluttuato per ore in uno spazio cosmico vuoto e piuttosto noioso. Stavo per abortire  l’esplorazione quando è iniziato ad apparire, lontanissimo. È un termosifone smaltato di bianco, a sei elementi stondati. Ho impattato sulla superficie con un angolo di circa quattordici gradi, rotolando per un bel po’. Il termosifone è solido e caldo al tocco, come ci si aspetterebbe. È grande, ma non abbastanza da avere un orizzonte piatto. La sua forma si intuisce, e mi è stato possibile circumnavigare alcuni dei tubi. Pare che ci sia una gravità distribuita, che punta costantemente verso la superficie – invece di puntare verso il centro di massa, come ci si aspetterebbe. Questo fa intuire che non è un oggetto-rimasuglio, ovvero che non c’è da qualche parte una casa ancora più enorme con una stanza fredda. È stato probabilmente costruito per essere esplorato da creature grossomodo della mia taglia. La taglia dei costruttori rimane, invece, inconoscibile.

Camminando per il termosifone ho trovato varie tracce di altri atterraggi. Lunghe strisciate grigie lungo la superficie, rottami di velivoli di cui non sono riuscito a identificare l’aspetto originale, qualche strana impronta. La superficie metallica e smaltata non offre molte possibilità di lasciare tracce, se non in caso di impatti violenti. Ho incontrato una volta una grossa polla di liquido viscoso, ma non saprei dire se si trattava di sangue di qualche creatura aliena o liquido antigelo che gocciolava da una valvola chiusa male del termosifone.

Il posto, col suo silenzio e il suo isolamento, potrebbe essere adatto a costruirci un resort o una prigione.

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